Il rebranding è un processo di trasformazione globale dell’identità di un brand. Può essere visto da due prospettive complementari: il renaming (cambio di un nome di azienda, nome di società, naming prodotti) e il restyling dell’identità visiva. Il renaming si occupa specificamente del cambiamento del nome (brand naming). Il renaming si concentra specificamente sul cambiamento del nome, con un’attenzione particolare al nome di azienda (company name), elemento fondamentale per l’identità e il posizionamento del brand.
Alcune situazioni che richiedono un renaming
Ci sono molte ragioni per cui potrebbe essere necessario intraprendere un renaming.
Vincoli legali: Alcune aziende affrontano conflitti legali correlati al loro nome. Anche se il vostro nome di azienda ha già tanto successo e fino ad ora non ha avuto problemi, può capitare che un’altra azienda con un nome simile al vostro si opponga all’estensione internazionale del marchio.
Fusioni e acquisizioni: È il caso di Erion, unione dei due più importanti consorzi di gestione dei rifiuti tecnologici in Italia: Ecodom e Remedia. Oppure Accredia, l’ente di accreditamento nazionale italiano che ha unito Sincert e Sinai.
Cattiva reputazione, bad buzz: A volte, cambiare nome di azienda è l’unica soluzione per superare una tensione e dare un nuovo slancio all’azienda. Cambiare nome in questo caso significa ripartire con basi sane, dare un impulso dinamico che favorirà la crescita dell’azienda. È stato per esempio il caso di Accenture. La multinazionale di consulenza aziendale più grande al mondo ha deciso di effettuare un rebranding per ripartire dopo che si erano create tensioni tra la Andersen Consulting e la Arthur Andersen (quest’ultima fu sciolta a causa del suo ruolo nello scandalo Enron negli Stati Uniti.) Il 1° gennaio 2001 la Andersen Consulting adotta il nome attuale Accenture, parola inventata derivante dall’espressione “Accent on the future”, insomma una promessa di rilancio confermata dal suo successo.
Nuove direzioni strategiche: Negli anni ’70, Thomson-CSF ha diversificato le sue attività nell’aeronautica, difesa e sicurezza. Nel 2000, per riflettere meglio il suo posizionamento come attore globale della tecnologia, Thomson-CSF è diventata Thales.
Internazionalizzazione e adattamenti culturali: Fondata come Tokyo Tsushin Kogyo, l’azienda ha adottato successivamente il nome Sony per espandersi a livello internazionale. Lo stesso è avvenuto per ManoMano, originariamente MonEchelle, per facilitare l’internazionalizzazione.
Problemi linguistici: nome di azienda troppo lungo, difficile da leggere, scrivere o memorizzare: Viene spesso sottovalutata l’importanza del nome, scelto in fretta senza un vero studio e questo può portare a problemi pratici di memorabilità del brand. In questo caso il renaming è lo strumento che permette di superare questo problema. Potremmo citare come esempi nomi lunghi come AirBed&Breakfast che diventa AirBnB, Banca Popolare dell’Emilia-Romagna che diventa Bper Bancao ancora Banca CF+precedentemente Credito Fondiario.
Ad ogni modo un renaming non deve mai essere deciso alla leggera!
Specializzata in costruzioni, energia, strade e concessioni, la SGE (Société Générale d’Entreprises) voleva un nuovo nome di azienda che incarnasse potenza, progresso e rinnovamento.
L’adozione del nome di azienda Vinci, in omaggio a Leonardo da Vinci, rappresenta l’ambizione di eccellenza e innovazione. Questo nome proietta sull’azienda le qualità di padronanza tecnica e di avanguardismo associate al genio del Rinascimento, celebre tanto per le sue opere artistiche quanto per i suoi notevoli contributi nella scienza e nell’ingegneria.
Il rebranding di Vinci, con la sua semplicità e la sua evocazione luminosa, è riuscito a trasmettere un’immagine di marca forte, capace di risplendere a livello mondiale pur affermando un impegno verso l’innovazione. Rinominandosi, Vinci allinea la sua brand identity e immagine di brand con le sue ambizioni strategiche e i suoi valori fondamentali.
Più recentemente ma già di successo l’agenzia immobiliare tecnologica Homepal ha fatto il grande salto cambiando nome per diventare più grande e distintiva.
Qui le ragioni del renaming erano multiple: in primis si trattava di accogliere nuovi soci (Intesa Sanpaolo e BPER banca) per creare la prima Open Proptech Platform in Italia che collaborerà con altri partner industriali e bancari. Inoltre, Homepal era un nome non facilmente comprensibile e “digitabile”, con un significato (“pal”= amico) che non è alla portata di tutti gli italiani e infine non più coerente con l’immagine di affidabilità e serietà che si voleva comunicare.
Il nuovo nome riflette meglio la nuova visione e il nuovo focus dell’azienda: Rexer, nome palindromo, astratto e dal suono deciso, fa leva sulle principali caratteristiche del brand e sui suoi valori: professionalità, solidità e centralità del cliente, senza porre l’accento esplicito su un concetto specifico. Un nome creativo, incisivo e federatore.
Come fare un buon renaming del proprio nome di azienda?
Coinvolgere il team interno: buona o cattiva idea?
Osserviamo che i dipendenti e i collaboratori di un’azienda sono spesso profondamente legati al loro vecchio nome di società. Possono quindi mostrarsi (molto) riluttanti al cambiamento.
In Nomen sappiamo che la questione interna è cruciale. In base al vostro planning e alla vostra cultura aziendale, potete considerare diversi modi per coinvolgere il vostro team:
Organizzare workshop di co-creazione: quando i tempi lo permettono, si può prevedere l’organizzazione di sessioni di co-creazione con i dipendenti e collaboratori! Questo metodo permette di facilitare l’adozione del nuovo nome e di generare idee pertinenti.
Al momento del lancio del nuovo brand fate di questo renaming un momento felice! Organizzate un evento speciale per svelare il nuovo nome di società ai dipendenti. L’obiettivo è rafforzare il senso di appartenenza e creare un momento di condivisione e celebrazione attorno alla nascita del nuovo nome!
Comunicare le ragioni del cambiamento: spiegate i benefici attesi e il modo in cui ognuno può contribuire al successo del nuovo branding.
Un buon renaming parte da un buon naming, un buon nome di azienda
Perché un renaming sia efficace, deve essere:
Garante: il nuovo nome deve esprimere le direzioni strategiche dell’azienda e il suo posizionamento sul mercato.
Adattabile: i test linguistici e culturali assicurano che il nome sia appropriato in diverse lingue e culture, evitando malintesi e connotazioni negative.
Senza Tempo: il nuovo nome di società deve essere sufficientemente flessibile da accompagnare l’azienda nella sua evoluzione, senza diventare obsoleto.
Memorabile e pronunciabile: un nome facile da ricordare e pronunciare facilita l’adozione da parte del pubblico e la diffusione tramite il passaparola.
Avete idee nomi per società ma non sapete cosa scegliere? Cercate nomi per un gruppo, nomi di brand o state per creare un nome di azienda? Volete effettuare un renaming del vostro company name, contattateci!