L’inizio del 2002 coincide per Iveco con la nascita dei nuovi veicoli industriali pesanti e con l’abbandono del prefisso Euro sulle diverse gamme di veicoli a lunga percorrenza (EuroStar), oggi poco distintivo.
I nuovi veicoli costituiscono una grande opportunità per trasmettere un segnale di rinnovamento e confermare il posizionamento di Iveco tra i primi costruttori di veicoli industriali a livello mondiale. Il cambiamento di nome è da considerarsi un valore aggiunto per la nuova gamma di prodotti, evoluta nel corso degli anni sul piano ingegneristico e di design.
Se è vero come è vero che il nuovo nome Iveco doveva essere internazionale, originale, forte, breve e attuale, ecco che è stato scelto Stralis.
Stralis è breve (due sillabe) e di forte impatto fonetico (STR+), gradevole ed elegante nella sonorità, facile da leggere e da memorizzare in tutte le principali lingue. Ricco di evocazioni positive legate ai viaggi, si collega dunque al dinamismo, alla luminosità, a prodotti di alta qualità.
Il nome nasce dall’elaborazione del termine italiano “strale”, derivato dal longobardo stral, reccia, saetta. A tale nome si può facilmente collegare l’idea di rapidità, precisione, alta prestazione, raggiungimento dell’obiettivo. Di buon auspicio, Iveco lo ha scelto per centrare il bersaglio del nuovo millennio.